Il World Gold Council, istituzione fondata nel 1987 per promuovere e sostenere la domanda d’oro mondiale da parte dell’industria, degli investitori e dei consumatori e per fornire dati e informazioni sull’oro, ha stilato una classifica riguardante l’ammontare delle riserve auree mondiali conservate nei caveau delle banche centrali degli Stati. La classifica non prevede l’ammontare totale presente in ogni Stato: in Italia, per esempio, la Banca d’Italia detiene il 75% delle riserve auree totali del Paese.
Al primo posto troviamo gli Stati Uniti che detengono depositati presso la Federal Reserve (Fed) 8.133 tonnellate d’oro. La Germania, al secondo posto, conserva nei caveau della Bundesbank a Francoforte, una riserva d’oro di 3.401 tonnellate.
Il terzo posto in classifica è occupato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) con 2.814 tonnellate d’oro. E questo soprattutto per poter intervenire nel caso di improvvisi fatti contingenti. Infatti, in alcuni casi, il FMI può provvedere a vendere oro o a riceverlo come pagamento dai Paesi aderenti. Comunque, la vendita d’oro da parte del Fondo è un fatto molto raro: è successo nel 2001 quando furono vendute 12.900 once (un’oncia equivale a 31,1034768 grammi) per finanziare un’iniziativa a favore dei Paesi poveri.
Nella classifica delle riserve auree mondiali l’Italia figura quarta. Nel caveau della Banca d’Italia sono depositati 2.452 tonnellate di lingotti d’oro, il cui valore è superiore ai 100 miliardi di euro. Una curiosità: alcuni di questi riportano i simboli nazisti, perchè durante la fuga dei tedeschi dal nostro Paese durante l’ultima guerra, furono trasportati in Germania. Poi una parte dei lingotti venne restituita dopo il periodo bellico.
Negli anni Settanta l’Italia, a causa della crisi petrolifera, fu costretta a chiedere un prestito alla Germania di 2 miliardi di marchi, in garanzia del quale fu registrato come pegno il controvalore in lingotti d’oro. All’estinzione del prestito i lingotti d’oro ritornarono italiani.
Al quinto posto della classifica delle riserve auree mondiali si trova la Francia con 2.435 tonnellate di lingotti d’oro, al sesto la Cina con 1.054 tonnellate, poi la Svizzera con 1.040, la Russia, il Giappone, l’Olanda, e tutti gli altri. Al dodicesimo posto si attesta la Banca Centrale Europea (BCE) con 502 tonnellate d’oro.
Classifica delle riserve auree mondiali per paese
Capire quali sono i paesi con le maggiori riserve auree è cruciale per comprendere la posizione economica e finanziaria globale. Ecco la classifica aggiornata a febbraio 2023, basata sulle statistiche dell’International Financial Statistics (IFS) e del Fondo Monetario Internazionale (FMI):
- Stati Uniti – 8133 tonnellate
- Germania – 3355 tonnellate
- Italia – 2452 tonnellate
- Francia – 2437 tonnellate
- Russia – 2299 tonnellate
- Cina – 2011 tonnellate
- Svizzera – 1040 tonnellate
- Giappone – 846 tonnellate
- India – 787 tonnellate
- Paesi Bassi – 612 tonnellate
Le riserve auree rappresentano un importante indicatore di ricchezza e stabilità economica per gli Stati. La classifica dei paesi con le maggiori riserve auree mostra chiaramente la posizione dominante degli Stati Uniti seguiti da Germania, Italia, Francia e altri importanti attori globali.
Queste riserve giocano un ruolo significativo nelle politiche monetarie e finanziarie internazionali, influenzando i mercati e contribuendo alla fiducia degli investitori. La gestione e il mantenimento di queste riserve sono cruciali per garantire la sicurezza e la solidità dei sistemi economici nazionali nel lungo periodo.