I rischi che caratterizzano l’investimento in oro fisico sono, oltre a quelli di mercato, di liquidità e di cambio (essendo l’oro quotato in dollari), anche di furto e di rapina. Di conseguenza, si tratta di stabilire dove detenere l’oro acquistato: conservarlo in casa (o in soffitta, in ufficio, ecc.) o affidarlo ad una banca o ad una società privata chiaramente qualificata nella conservazione di valori.
Analizziamo, dunque, le tre possibilità di conservazione dell’oro fisico.
- L’ipotesi di custodire l’oro fisico nel proprio appartamento è senz’altro la più rischiosa, perchè è elevata l’esposizione al pericolo di furto o anche di rapina, non essendo un’abitazione privata dotata delle misure di sicurezza che possono avere le banche o le società specializzate nel detenere l’oro. Inoltre esiste anche il rischio (si spera remoto) di una crisi finanziaria di grande proporzioni o di fallimento dello Stato, il quale potrebbe dichiarare illegale il possesso di oro e che potrebbe addirittura costringere i cittadini a venderlo allo Stato stesso a prezzi molto inferiori al suo valore (come è successo, per esempio, all’inizio del secolo scorso negli Usa. In quella occasione furono sequestate anche le cassette di sicurezza delle banche). D’altra parte conservare l’oro privatamente è la modalità più economica ed inoltre i lingotti e le monete auree sono sempre disponibili. Le precauzioni da prendere sono l’installazione di una cassaforte, un sistema di antifurto ed una copertura assicurativa. Per il resto non ci sono altre spese aggiuntive.
- Di solito, per detenere l’oro fisico, si ricorre ai servizi che offrono le banche, soprattutto perchè queste forniscono ampia garanzia di protezione rappresentata dalle cassette di sicurezza. E’ chiaro che gli Istituti chiedono, per il servizio prestato, un compenso annuo, detto canone, variabile in relazione alla dimensione della cassetta. Nel canone è compresa anche una copertura assicurativa, il cui importo dipende dal valore dell’oro depositato. I rischi sono quelli accennati sopra a proposito di un default statale.
- Meno frequente è il ricorso al deposito presso società private specializzate nel trasporto e nella custodia dei valori. Queste società provvedono a detenere l’oro in locali attrezzati (casseforti a muro, armadi corazzati, camere blindate, ecc.), chiaramente dietro pagamento di un compenso, assicurazione compresa. Di solito, si ricorre a questo tipo di conservazione in presenza di grossi quantitativi di metallo giallo. I rischi di un’espropriazione statale già descritta sopra sono presenti anche nella scelta delle società private, ma sono meno accentuati rispetto alla custodia in banca, soprattutto se le società si trovano all’estero, ma i costi sono superiori.
Da quello che si evince, dunque, tutti i modi di conservazione dell’oro presentano dei rischi e dei vantaggi. Sarà l’investitore a decidere le modalità di detenzione della sua ricchezza aurea in base ai costi ed alle proprie esigenze.